In un momento complesso come questo che stiamo vivendo coloro i quali lavorano nel settore della cultura e dei beni culturali si trovano ad affrontare una forte resistenza e diffidenza da parte delle istituzioni che risentono pesantemente dei rilevanti tagli della finanza pubblica.
Negli ultimi mesi AIB, ANAI e ICOM si sono trovate insieme per testimoniare il forte disagio per il modo in cui la politica italiana interviene in questo settore fondamentale di crescita e di sviluppo.
La cultura è la promozione delle responsabilità come valore civico, identitario e della democrazia, favorisce lo sviluppo e l’innovazione. Una delle strade per fronteggiare la crisi è sicuramente quella di aumentare la capacità di agire attraverso sistemi: non solo tra istituzioni di stessa identità, ma quelli con caratteristiche di vera integrazione di natura e generi. Ciò non vuol dire solo mettere in connessione i dati, ma soprattutto incontrarsi, dibattere concretamente di valore culturale e crescita del e sul territorio. Ecco quindi la scelta di presentare alcune virtuose esperienze di “fare sistema” che si stanno affermando nel Lazio delle tante che sono nate in questi anni.
Già durante l’incontro del 12 dicembre 2014 svoltosi presso il Museo di Roma era emersa la necessità affinché le tre associazioni si facessero carico di diventare promotrici per la sensibilizzazione e formazione dei referenti istituzionali sul valore del "fare sistema culturale": in particolare sulla possibilità di promuovere progetti ad ampio raggio che usufruiscano di finanziamenti europei su programmi regionali. Si tratta di sviluppare la possibilità di valorizzare il tessuto turistico locale, di creare posti di lavoro, accrescere i patrimoni sul territorio, promuovere l’interoperatività dei sistemi per la condivisione di dati e la potenzialità di sviluppo e di conoscenza.
L’evento, sviluppato nell’intera giornata, ha avuto un notevole riscontro d’interesse e di pubblico La Tavola rotonda del pomeriggio ha messo in luce aspetti positivi e criticità delle esperienze presentate. Il Codice dei beni culturali (D. Lgsl. 22 gennaio 2004, n. 42) l’articolo 111, comma 1, dichiara che “Le attività di valorizzazione dei beni culturali consistono nella costituzione ed organizzazione stabile di risorse, strutture o reti, ovvero nella messa a disposizione di competenze tecniche o risorse finanziarie o strumentali, finalizzate all'esercizio delle funzioni ed al perseguimento delle finalità indicate all'articolo 6”. Il punto focale è quindi l’interoperabilità di reti non come obiettivo ma come strumento attraverso il quale garantire la condivisione dei dati (Patrignani).
L’auspicio è che tali iniziative comuni su questi temi di notevole importanza possano proseguire, organizzando seminari che consentano la presentazione di esperienze di sistemi e reti de facto in forma di spot rapidi e funzionali (Guercio).
Nell’ottica di massima collaborazione e condivisione di informazioni sono a disposizione degli utenti della rete i contributi presentati nella giornata.
Si ringrazia il direttore delle Attività culturali dell’Accademia di S. Cecilia dott.sa Annalisa Bini, che ha fortemente sostenuto la manifestazione e ne ha facilitato in ogni modo lo svolgimento, e tutto il personale in particolare Cecilia Nanni e Laura Bognetti.
Si ringraziano infine tutti i relatori che hanno partecipato con entusiasmo alla giornata di confronto e acconsentito a diffondere in rete i loro interventi.